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Metodo no poo: lavare i capelli senza shampoo fa bene?

May 04

Una tendenza che ha preso piede già da alcuni anni, sostenuta da salutisti e star di Hollywood, il metodo no poo altro non è che il lavaggio dei capelli senza shampoo. I veri seguaci di questa pratica, nata dall’intuizione che gli shampoo moderni siano più dannosi che utili alla chioma, non usano alcun tipo di prodotto, ma solo l’acqua. Tuttavia, il metodo classico prevede l’utilizzo di bicarbonato di sodio per il lavaggio e aceto di mele per il risciacquo, che dona brillantezza e ripristina il pH dei capelli. Qualcuno utilizza anche erbe, uova, argille, farine e la tecnica del cowash, ovvero balsamo per detergere e zucchero per un effetto scrub sulla cute.

I pro

Secondo i maggiori sostenitori del no poo, lavarsi troppo i capelli farebbe male a causa delle sostanze chimiche contenute nei prodotti in commercio, che eliminano gli oli naturali protettivi del capello e aumentano la produzione di sebo per compensare. Un circolo vizioso che costringe quindi a usare frequentemente lo shampoo per lavare cute e capelli, resi più sporchi e grassi proprio a causa dell’uso eccessivo. Tra i principali vantaggi di questa pratica vengono riconosciuti un minore stress per i follicoli, provocato da alcuni tensioattivi contenuti in molti prodotti, e il ripristino del naturale equilibrio del cuoio capelluto e della giusta quantità di sebo, per capelli che risultano in poco tempo più sani e splendenti.

I contro

Alla luce di queste osservazioni, il no poo sembrerebbe la scelta migliore per avere una chioma pulita e in salute. Ma è sempre vero che “less is more”? Secondo molti, abbandonare lo shampoo non rappresenta la soluzione più adatta a ogni tipo di capello e di cute. Sono state infatti avanzate diverse critiche su questi metodi alternativi. Prima fra tutte è che danneggino il cuoio capelluto: il bicarbonato essendo alcalino può alterarne il pH naturale, che è leggermente acido, e sfibrare i capelli dopo averli resi migliori in un primo momento. Si ritiene anche che il corpo produca oli a ritmo costante, indipendentemente dalla frequenza di utilizzo dello shampoo. Inoltre, rimuovere il sebo in eccesso e le impurità dal cuoio capelluto aiuta a mantenere l’idratazione naturale. Secondo gli scettici, queste tecniche alternative non puliscono adeguatamente come gli shampoo moderni. Favoriscono invece l’accumulo di sebo e l’insorgere di prurito e desquamazione.
A oggi, non esistono studi che dimostrino l’efficacia a lungo termine del metodo no poo. Quel che è certo, però, è che la salute dei capelli vada tutelata. Individuare le sostanze nocive presenti nei cosmetici utilizzati per il lavaggio, e scegliere solo prodotti affidabili e di qualità, è il primo passo per prendersene cura.


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